IDF OPEN CALL #3 – un concorso circolare dove vincono tutti
Apertura iscrizioni: 16 aprile. Chiusura iscrizioni: 30 settembre.
Per informazioni e ricevere il bando scrivere a: incontridifotografia@gmail.com
Incontri di fotografia indice il suo concorso, dedicato ai fotografi che abbiano voglia di cimentarsi con una pubblicazione. Abbiamo voglia di realizzare un concorso dove non perde nessuno. Sì, perché crediamo che questo sistema che prevede concorsi a pagamento dove chi non è selezionato non riceve nulla in cambio sia atrofizzato, non favorisca il ricambio, né lo scambio tra addetti ai lavori, scambio sacrosanto per ogni autore. Abbiamo dunque deciso di mettere a disposizione la nostra professionalità a chiunque voglia partecipare, certi che lo scambio sia altrettanto importante di un concorso vinto e che un concorso vinto senza uno scambio e un arricchimento professionale sia una perdita di tempo e denaro. Quindi, questa è una open call non solo e non tanto per realizzare una pubblicazione ma per creare relazioni, conoscerci attraverso un meccanismo circolare dove nessuno è lasciato indietro e tutti ricevono benefit in cambio. Se sei un fotografo che ha voglia di realizzare una pubblicazione e che abbia, altresì, voglia di ricevere consigli e aiuto, volti a potenziare le proprie capacità e a far girare il proprio lavoro all’interno di una rete seria e umana, sei il benvenuto!
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IDF/OPEN CALL #2: I VINCITORI
Come abbiamo scelto i vincitori: abbiamo selezionato i progetti realizzati nel miglior modo possibile e che si presentassero anche nel miglio modo possibile. Quelli che avessero meno ‘difetti’, per dirla breve. Abbiamo scelto tre progetti con diversi temi e diverse tipologie di foto: dalle riflessioni analogiche sul paesaggio, alla fotografia intimista alle photo trouvè. Dietro ogni progetto c’è una storia e una motivazione, personale. Perché le foto le fanno le persone che ricercano, scelgono e strutturano quello che danno a vedere. Molti dei progetti rimasti fuori la selezione dei vincitori lo sono rimasti per un soffio. Questo perché abbiamo deciso di premiare chi, oltre che avere capacità progettuali e creative, si è presentato al meglio, con un linguaggio consono a farsi conoscere e capire.



IDF/OPEN CALL #2: SELEZIONI CHIUSE
Riflessioni a margine
Organizzare e realizzare un’open call così come quella impostata vuol dire rischiare. Rischiare di non riuscire nell’intento, che è anzitutto quello di instaurare relazioni sostenibili, circolari e virtuose, che non siano verticali a fronte solo di un pagamento economico. L’idea di organizzare una call dove tutti ricevono qualcosa, specialmente una lettura critica del lavoro, professionale, con consigli, spunti e possibili percorsi creativi da affrontare, guarnita anche da tutta una serie di scontistiche, è un rischio che mette alla prova noi, perché meno abbiamo applications meno lavoriamo – e un’open call per poter avere iscritti deve essere appetibile e, nel nostro caso, anche capita; ma mette alla prova anche i partecipanti. Sì, perché per partecipare ad una call del genere devi sposarne i valori e quindi mettere da parte l’ego. L’ego, su cui pressappoco tutte le call sono impostate: l’ego del vincitore e dei ‘selettori all’ingresso’ e chi non vince si è visto. Tutto si fonda sulla voglia di vincere e nulla dà in cambio. Peggio del peggio sono i concorsi a pagamento, dove, lì, se perdi perdi due volte, al voglia a dire ‘devi investire su di te, consideralo come un investimento’. A noi quest’anno ci è andata bene: la maggior parte dei partecipanti ha accolto con entusiasmo le istanze proposte mostrando davvero la voglia di fare gruppo, fare rete, instaurare uno scambio, una collaborazione dove ognuno porta il suo meglio e prende il meglio dagli altri. Alcuni dei partecipanti hanno proprio espresso l’entusiasmo o addirittura il ringraziamento per aver pensato di proporre un’attività del genere. Alcuni, portano criticità vissute ‘dentro al sistema o dentro alle scuole’ ma non scambiate questo per un gruppo di auto-aiuto quanto piuttosto di crescita e scambio, per instaurare un modo di lavorare, un nuovo ‘si fa così, si fa come vorremo che fosse’. Incontri di fotografia, è impostata proprio per cercare di agire come non fanno gli altri attori. Non per polemica, ma perché non saremo capaci di comportarci altrimenti. Siamo dunque felici che questa scommessa sia andata a buon fine, umanamente a buon fine, perché dietro al lavoro, nostro e dei partecipanti, ci sono persone, perché la fotografia è fatta da e di persone che in questo caso hanno voglia di mettersi al lavoro in modo sostenibile, circolare, orizzontale e virtuoso. Noi continueremo a proporre questa open call, fino a quando riusciremo a portare avanti Incontri di fotografia certi che la strada scelta è quella giusta per noi, che apre uno spiraglio sostenibile volto ad aiutare le persone a conoscere e gestire la propria creatività, facendo del nostro meglio per valorizzarla.
Ai partecipanti va il nostro grazie e il benvenuti, per chi sarà dei nostri.