Alleronesi

 
Alleronesi
di Martina Biancarini
a cura di Valeria Pierini
coordinamento di Incontri di fotografia
con il Patrocinio del Comune di Allerona, 2024
 
‘Ci sono giovani che se ne vanno dal luogo in cui sono nati, specialmente quelli provenienti dalle aree interne e ci sono giovani che scelgono di restare.
Martina Biancarini è una di queste con ‘l’aggravante’ che nel suo potenziale ha la vocazione della fotografia e del video volti al racconto dei territori marginali, interni, come Allerona, il suo paese. Che sia una risorsa che giovani così restino in territori spesso ostili e poveri, a volte solo in apparenza, è indubbio e lo dimostra ‘Alleronesi’, il censimento che Martina Biancarini sta realizzando sugli abitanti di Allerona.
Questa operazione affonda le radici nelle grandi campagne fotografiche realizzate già dagli albori della fotografia: i fotografi andavano a raccontare i più disparati aspetti dei più disparati territori portando attraverso la fotografia il mondo e le storie del mondo direttamente nelle case delle persone. Le esplorazioni dei paesaggi e dei territori in Italia non sono da meno, si pensi a ‘Viaggio in Italia’ di Luigi Ghirri e i suoi illustri colleghi, si pensi a ‘Un paese’ di Cesare Zavattini e niente di meno che Paul Strand e si pensi ai festival di fotografia che commissionano di anno in anno le più disparate campagne fotografiche al fine di raccontare e tenere memoria dei territori.
Non solo, la questione delle ‘aree interne’ è più accesa che mai: è un tassello della nostra geografia e antropologia che ha tanto da far riflettere, e che riguarda la maggior parte di noi, specialmente dopo la pandemia. In fin dei conti se si escludono le grandi città l’Italia è una enorme area interna. Insomma, il progetto di Biancarini nasce come un atto spontaneo verso il luogo da cui proviene ma si avvale di una concezione del territorio molto profonda, con le solide basi citate sopra. Se per un giovane autore può essere naturale occuparsi del luogo in cui si trova per Martina Biancarini questo è qualcosa in più: i territori sono l’argomento della sua ricerca. Interessata a raccontare la vita di paese, la vita contadina a tenere memoria tramandandole, Biancarini cerca uno ad uno i suoi concittadini, li fotografa e poi li intervista nel suo video. Ricordi e desideri di e su Allerona si mischiano andando a creare una narrazione condivisa del borgo. Martina Biancarini si è rivelata decisa sin dagli albori di questo progetto: sapeva che tipo di foto voleva realizzare, foto che lasciassero trapelare una qualche spontaneità contrariamente al ritratto ambientato di tipo ‘staged’, si è documentata e ha trovato la sua maniera di realizzare le foto. In sostanza ha trovato la sua cifra autoriale: cosa voglio dare a vedere e come, documentandosi con studio e pertinenza.
Allora ecco che in ogni ritratto ci si può chiedere quale sia quel colle che si vede nelle sfondo, forse lo si riconosce, oppure cosa guardasse quel cane. Sono ritratti che lasciano spazio alla topografia di Allerona e anche, per chi non la conosce, all’immaginazione, alla riscrittura possibile di un borgo. Del resto, si dice proprio che per risollevare le aree interne c’è bisogno che queste vadano re-immaginate e Martina Biancarini con quest’opera corale e partecipata offre la spinta a farlo, come ogni Autrice che si rispetti.’
Valeria Pierini
 
 
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